Padre Atanasio

Confessioni online.

martedì 22 gennaio 2008

stella si confessa!

- Pronto, chi e' che chiama a quest'ora?
- Mi scusi Padre, sa non ho fatto bene la diferenza oraria tra l'Italia e l'Australia. Sono Stellone, si ricorda di me?
- E come no, mi hai sistemato tanti ragazzi , certo che mi ricordo. Ma adesso so che hai qualche problema?
- Qualche, Padre...tantissimi. E questo proprio per SISTEMARE le persone, per aiutare il prossimo. Le sembra giusto?
- Giusto no, pero', mi sembra che hai un po' esagerato. Forse ne hai sitemati troppi...
- Ah! Pure lei ci si mette, Padre, e non bastano ex amici, politici, giornalisti e giudici (quelli li odio, sempre contro di me).
- Va bene , ma anche tu...via. Forse potevi essere piu' politico.
- Padre per favore, che ne sa lei. Ehm! Mi scusi!
- Sfogati pure, ti capisco.
- Adesso parlo con lei, e losa? Ci sono mille orecchie che mi spiano : e sa che dico a questi spioni? Che quello che sto dicendo a telefono in questo momento e' una recita, va bene!?
- Figliolo, non ti capisco. Quale recita?
- Una recita qualsiasi, mi sto esercitando per una commedia sulla politica italiana, e su quello che accade a chi fa del bene, solo una recita, nulla di cio' che sto dicendo e' vero...capito? Capito anche lei padre?
- Certo , ho capito, ho capito. E allora che si dice in questa ...recita? Sarebbe il caso di chiedere: cosa recita la recita?
- Per fortuna che lei scherza, padre. Comunque che non e' giusto come mi hanno trattato. I favori prima che alla povera gente io li ho fatti a loro, ai colleghi e presidenti. Dando il mio appoggio, se no con il fischio che si andava avanti. Poi ho accettato qualche grazie...e giu' a criticarmi, le pare giusto?
- Si..a me pare giusto , Stellone mio. Il Signore ha detto "bussa e ti sara' aperto, chiedi e ti sara' dato". Ma tu non hai bussato, hai sfondato porte, e portoni. Non hai chiesto, hai semplicemente ordinato...e adesso ti lamenti?
- Padre. Lei sta da troppo tempo lontano dall'Italia, qui se non si fa cosi' nessuno ti rispetta, nessuno ti da' ascolto e alla fine nessuno ti vota. Ma lei pensa che se non avessi dato lavoro, fatte raccomandazioni, elargito cariche e onorificenze, sarei diventato quello che sono diventato? Eh?
- Si, ma adesso hai lasciato? Chi sei adesso?
- Conto piu' di prima, chi mi ha aiutato per il passato lo fara' anche per il presente e futuro, io la mia poltrona, caro Padre me la sono incollata con doppio vinavil.
- Sembri soddisfatto, allora perche' mi hai chiamato? Se non hai nulla da rimproverarti? Se la coscienza e' pulita?
-L'ho chiamata un po' per parlare, un po' per chiederle un favore. Pero' attenda in linea che devo premere qualche tasto....ecco...fatto. Cosi' nessuno puo' sentirci piu'.
-Cosa hai fatto?
- Non ha importanza Padre. Ora le vorrei chiedere, eventualmente avessi bisogno di inviarle un pacco, a chi dovrei indirizzarlo?
- Ma lo conosci gia' l'indirizzo, e' il solito devi....
- Fermo, stia zitto, lo so, non me lo ripeta, volevo solo sapere se era uguale a quello dell'anno scorso.
- Ma perche' tanta paura?
- Io paura? Solo prudenza Padre, sa com'e'?
- E cosa dovresti mandarmi, questo almeno si puo' sapere?
-Un pacco. Quando lo ricevera' lo tenga li' che poi verra' un mio amico a ritirarlo. E non si preoccupi, non c'e' nulla all'interno di pericoloso, almeno per lei. Solo carte, documenti che li' non hanno valore, per cui se la dogana dovesse aprire il plico, chiuderebbe e le darebbe tutto senza problemi. Ma quegli appounti e documenti qui' sono pura nitroglicerina, Padre, mi creda.
- E proprio di me ti devi servire? Non hai altri amici da queste parti?
- Conoscenti tanti, ma amici veri no. E poi non conto sulla sua amicizia, noi non siamo amici. Io conto sul suo segreto confessionale. Ed io tutto questo glielo sto dicendo in confessione.
- Pero' Stellone, tutto possono dire di te tranne che sei un fesso ?
- Padre! Che dice?
- Ti scandalizzi che ho usato la parola fesso? Dai? Comunque spedisci i tuoi documenti, li terro' volentieri, pero' non ti garantisco che non li leggero'. Sai una padre confessore deve sapere tutto, proprio tutto.
- Anche lei Padre non e' fesso! Pero' le posso anticipare che se quei documenti fossero pubblicati da un qualsiasi giornale, in Italia scoppierebbe una rivoluzione di quelle che cambiano completamente il voltl di una nazion, sul serio. E mi fermo qui. Padre.
- Forse e' meglio , che e' veramente tardi e vorrei riposare , tra qualche ora ho messa.
-Padre la richiamo appena faro' la spedizione, buon riposo.

mercoledì 9 gennaio 2008

Il figlio del Papa

- Padre mi vorrei confessare.

- Ancora tu figliolo? Sei stato ieri da me, e ancora il giorno prima...

- Lo so, Padre, ma tu sei l'unico che mi ascolta e...

- ..Crede a quello che dici...vero Gios?

- Si, Padre, vero. Non mi stancherei mai di parlare con te. Ma non solo perche' credi a quello che dico, anche perche' dalla scomparsa di mia madre non trovo piu' pace interiore. Vorrei gridare cio' che dico a te a tutto il mondo.

- Ed il mondo non ti crederebbe, ed il mondo ti condannerebbe, ed il mondo direbbe che sei un pazzo.

- Forse, ma potrei fare il DNA, la scienza non mente. E potrei...

-Cosa? Figliolo. Faresti solo un piacere al Diavolo, ovvero ai suoi rappresentanti sulla terra, coloro che vorrebbero distrutta la nostra Chiesa. La Chiesa che proprio tuo padre tanto adorava e che e' riuscito a governare per tanto tempo.

- E allora cosa dovrei fare? Padre.

-Quello che hai fatto fino adesso: soffrire in silenzio. In silenzio e nel ricordo del tuo grande Padre. Come ha fatto fino alla morte proprio tua madre. Lei che non ebbe propblemi a nasconderti, quando da un atto d'amore grandissimo tu cominciavi a crescerle in grembo.

-A volte mi chiedo perche' non rivelo' subito la cosa a Lui. Perche', se l'amava?

-Ho parlato spesso con tua madre, figliolo. E ti posso solo rispondere, con le stesse parole che anche tu comunque gia' conosci. E cioe' : " Quando stavo per dire a Carlo del mio stato, egli mi anticipo' dicendomi di una grande notizia che aveva ricevuto. E cioe' che sarebbe entrato in seminario. Confessandomi che quella era la sua vocazione irrinunciabile, la sua vita. Mi chiese anche scusa, ma il suo amore per la Chiesa era il suo vero amore. E dicendomi cio' il suo viso si illumino', tanto che mi trasmise lo stesso sentimento. Tanto che tacqui del figlio che portavo in grembo, di suo figlio. Sentii una forza interiore che mi spinse ad incoraggiarlo per la sua scelta, la stessa forza che mi ha fatto accettare la partenza definitiva dalla mia Terra". E la storia continua.

- Si, la conosco padre , ma non riesco piu' ad accettarla cosi' com'e'. Ho troppo sofferto per il vivere nascosto. Per colpa di Lui. E senza un motivo...perche' non ho potuto fare quello che volevo? Se nussuno sapeva, cosa avrebbe potuto provocare una vita pubblica normale? Perche' mia madre mi ha sempre nascosto? Perche' figlio del grande peccato. E' andata ancora peggio quando poi mio padre sali' sul gradino piu' alto della soglia benedetta...ho pensato addirittura che desiderasse la mia morte.

-Figliolo, oggi non misuri bene quello che dici. Voleva solo tenerti lontano da mille problemi Ti rendi conto di cosa avrebbe scatenato la notizia solo vagheggiata, di una tua esistenza? Tua madre forse ha esagerato a farti condurre una vita quasi monastica, pero' non mi sento di criticarla. E tu non devi biasimarla. Ti ha dato tanto, ed in cambio non ha avuto nulla. Ti rendi conto per un attimo anche delle sue sofferenze. Addirittura ha rinnegato la sua lingua madre. Fingendosi italiana per evitare assolutamente qualsiasi contatto con il suo passato. Io, suo confessore, ti posso dire che era una donna eccezionale, non da meno di tuo padre. Calmati figliolo, vedrai che riuscirai a superare questo smarrimento, concediti alla fede. E fatti aiutare proprio dal ricordo di tuo padre.

- E' quello che mi ero ripromesso da sempre. Ma e' cambiato qualcosa in me...mi sento improvvisamente vecchio e non solo per gli anni che passano . Ma dentro, nel profondo. Avrei voluto fare qualcosa...reagire..ti ricordi padre gli appunti che ti ho consegnato? Volevo farne un libro...poi....

- ...io ti ho consigliato di lasciar perdere. Avresti reso inutile il grande sacrificio di tua madre. In quelli appunti c'e' non solo la tua vita, ma una parte dell'anima di tua madre. Avresti vinto il premio Nobel per la letteratura pubblicando quelli scritti. Avresti acquisito fama, notorieta' e soldi. Ma non sono queste velleita' le armi migliori di Satana che portano facilmente l'uomo alla perdizione? Ma bada, il giorno che tu cambi idea e vuoi concederti al maligno, io ti ridaro' i tuoi "appunti". Devi essere libero di agire secondo la tua coscienza, figliolo.

- Grazie padre. Ecco perche' sto venendo piu' spesso da te: in questi giorni le tentazioni sono fortissime, soprattutto dopo che mia moglie mi ha lasciato per sempre , come mia madre. Sono rimasto solo, con i miei pensieri, i miei incubi, le mie frustrazioni. Ho bisogno di una voce che mi ricordi la mia missione: perche' io credo che il silenzio, per me e' una grande missione che il buon Dio mi ha dato.

-Bravo, ora ti riconosco per quello che sei, figlio del grande Carlo. Non mollare mai, se puoi. E quando vuoi vieni pure da me in qualsiasi momento, figliolo. E ricordati: a volte Dio quando meno te lo aspetti puo' sconvolgerti nelle sue manifestazioni. E chissa' un giorno, prima che tu possa lasciare questa vita , potra' chiederti di rivelarti...Io qule giorno non lo vedro' sicuramente mai...ma potrebbe accadere. Le vie del Signore sono infinite!

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martedì 11 dicembre 2007

Confessione1

E venne da me una signora.

- Padre ho peccato, penso. Ho desiderato un ragazzo di 25 anni, amico di mio nipote.

Figliola, desiderare io non lo considero peccato. Non e' peccato desiderare di mangiare, perche' e' il buon Dio che ha creato lo stomaco affinche' si riempisse.

- Ma io ho 72 anni, sono nonna di 7 nipoti. Pensavo che la mia passione fosse ormai in pensione da tempo. Invece quando ho visto questo ragazzo, si e' acceso qualcosa. Non sara' mica il diavolo, padre? Non saro' mica possessa?

Il diavolo e' chi dice che il sesso, l'amore, le cose belle della vita sia peccato. Quello e' un diavolo. Tu hai solo un prurito della vecchiaia. Un ritorno di desiderio normalissimo.

- E la penitanza,qual'e'?

La mia penitenza, figliola: fatti una doccia fredda. Oppure riempi la tua vasca da bagno di ghiaccio e entraci dentro. O ti passera' il prurito erotico oppure ti verranno tanti di quei dolori che non avrai piu' tempo di pensare all'amico di tuo nipote.

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